Domande e risposte
Sto realizzando grafiche aventi come soggetti personaggi celebri (es. super-eroi Marvel) rappresentati in maniera abbastanza minimale, senza volto ma con dei particolari che riconducono a quei personaggi celebri. E' mia intenzione realizzare t-shirt con queste grafiche. Da alcune parti ho letto che qualora la grafica fosse solo una mera ispirazione non ci sarebbe bisogno di pagare alcun diritto d'autore; è davvero così? Ma come si può stabilire se si tratti di mera ispirazione? Se invece si dovesse pagare, quanto costerebbero i diritti di autori come Marvel, Disney, ecc.?
Innanzitutto, occorre precisare che i personaggi di fantasia sono tutelati dal diritto d’autore come creazioni autonome, distinte dal fumetto o cartoon di cui sono parte.
In particolare, oggetto di protezione è l’aspetto esteriore, la personalità, l’abbigliamento peculiare o altri tratti identificativi.
La facoltà di sfruttare economicamente questi personaggi – e dunque quella di commercializzare capi d’abbigliamento e altri prodotti recanti la loro raffigurazione - spetta in via esclusiva a chi ne detiene i diritti, di norma l’editore (es. Marvel, DC Comics, Disney ecc).
Nel nostro caso, lei specifica che le sue grafiche rappresentano in modo “minimale” dei personaggi fantasy. Tuttavia, come da lei stesso precisato, i characters raffigurati – anche se senza volto – contengono dettagli o altri elementi tali da ricondurli a personaggi celebri, in quanto identificativi degli stessi.
Proprio per questa ragione – cioè poiché tali stampe raffigurano personaggi inequivocabilmente identificabili come superereoi Marvel o simili – ritengo non si possa parlare di mera ispirazione.
In altre parole, un conto è rappresentare un supereroe volante con un mantello, un altro discorso è rappresentare un personaggio – mettiamo anche senza volto – ma con mantello rosso e “s” rosso-gialla sul petto. Solo nel primo caso, infatti, può parlarsi di semplice ispirazione.
Diverso, invece, è il caso in cui il personaggio sia raffigurato in chiave parodistica. In questa ipotesi, infatti, l’utilizzazione della creazione protetta – il personaggio fantasy – è libera.
In tutti gli altri casi, occorre munirsi preventivamente di licenza da parte della casa editrice ovvero dell’autore che detiene i diritti.
Inoltre, bisogna considerare che questi personaggi sono quasi sempre tutelati, oltre che dal diritto d’autore, anche dal diritto industriale, attraverso la loro registrazione come marchi (es. le orecchie di Mickey Mouse), il che impedisce ulteriormente (a prescindere dalla caduta in pubblico dominio del personaggio secondo il diritto d’autore) la loro utilizzazione, da parte di soggetti non autorizzati, su prodotti di merchandising.
Si rivolga dunque alle società detentrici dei diritti per ottenere informazioni su licenze e relative condizioni. TP