Domande e risposte
Cerco informazioni in merito al diritto d'autore, nell'utilizzo di testi poetici d'altri, per la composizione di canzoni. Cerco di chiarire con un esempio: la poesia "San Martino" di Giosuè Carducci fu utilizzata dallo showman Fiorello, come testo in una sua canzone del 1993. Se una persona volesse riprendere il testo di Carducci e vestirgli attorno un nuovo arrangiamento e melodia, a cosa andrebbe incontro? Ci sarebbero dei diritti da riconoscere, in qualche modo anche a Fiorello (per l'esattezza: Carducci, Cecchetti, Zuppone, Labinto).
Decorsi settant’anni dalla morte dell’autore, l’opera cade in pubblica dominio e può essere utilizzata liberamente. Ciò vuol dire che, al di là della paternità della creazione, riconosciuta sempre in capo all’autore originario (la poesia “San Martino” sarà sempre attribuita a Carducci), sarà possibile usare liberamente l’opera, cioè senza dover pagare alcun compenso al suo creatore ( o ai suoi eredi). Ciò premesso, per quanto riguarda il caso in questione, si può usare la poesia come testo della canzone, ma, per la musica bisogna distinguere. Se è totalmente nuova, nessun problema; se, al contrario, le sua creazione rappresenta una rielaborazione dei precedenti arrangiamenti, è necessaria l’autorizzazione dei titolari dei relativi diritti ovvero il pagamento dei relativi diritti (Cecchetti, Zuppone, Labinto) (MZ)