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Domande e risposte

Sono un illustratore e autore e socio Arci dotato di Partita IVA, che vorrei chiudere a causa dei costi elevati e del calo di lavoro. Dovrei emettere una "fattura" (come si chiama il documento?) come diritto d'autore per disegni e testi di mia produzione per un cliente. Domanda: la RA è pari al 20% sul 75% dell'imponibile? E' ancora previsto il contr. prev. del 4%? Questo significa che se io passo dalla P.IVA al Diritto d'Autore accumulo comunque contributi per la mia pensione?

I compensi ricevuti per la cessione di opere dell’ingegno, non rientrano nel computo delle prestazioni occasionali e per tale motivo non sono assoggettati a ritenute previdenziali obbligatorie (non si accumulano, quindi, i contributi per la pensione).

Si possono ricevere compensi per diritti d’autore in quantità illimitata.

 

Tuttavia, tali compensi sono assoggettati al regime fiscale della ritenuta d’acconto (vale a dire una somma trattenuta e poi versata come acconto delle imposte effettivamente dovute) del 20% sul 75% dell’imponibile (per l’illustratore con più di 35 anni) o sul 60% dello stesso (per l’illustratore con meno di 35 anni). L’imposta va liquidata con Modello F24, scaricabile dal sito www.agenziaentrate.gov.it.

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