Domande e risposte
Potete chiarirmi il meccanismo delle responsabilità del provider secondo la legislazione italiana e le differenze con la legislazione degli Stati Uniti?
La responsabilità degli ISP (internet service provider o prestatori intermediari di internet) è disciplinata nel nostro ordinamento dal D. Lgs. 70/2003, che ha recepito la direttiva n. 31 del 2000 sul commercio elettronico. Negli Stati Uniti, la responsabilità degli ISP, nel settore del copyright, è regolata dal DMCA (Digital Millennium Copyright Act) del 1998, che ha introdotto delle modifiche nell’originario testo del Copyright Act. Il principio su cui si fondano entrambe le leggi è che gli ISP non sono responsabili se limitano la propria attività ad una mera intermediazione tecnica, ossia se non selezionano né i contenuti da diffondere né i destinatari della comunicazione. Le differenze essenziali sono le seguenti: il DMCA trova applicazione solo alle violazioni del copyright, mentre il D. Lgs. 70/2003 a tutti gli illeciti, sia civili che penali; il DMCA disciplina anche l’attività dei motori di ricerca, il D. Lgs. 70/2003 invece no; il DMCA, a differenza del D. Lgs. 70/2003, prevede un sistema di notice and take-down ossia una procedura per segnalare agli ISP le violazioni del diritto d’autore commesse da terzi (es. segnalo all’ISP, che offre il servizio di hosting, la possibilità di scaricare canzoni protette dal diritto d’autore all’interno di uno dei suoi siti).
Al momento l’AGCOM sta discutendo un Regolamento che dovrebbe accelerare il meccanismo di rimozione dei contenuti (o il blocco all’accesso degli stessi) in caso di violazione del diritto d’autore (seppur limitatamente ad alcune opere) e prevedere procedure di notice and take-down.